Lo sappiamo tutti, il mondo è piccolo e la gente mormora. Sempre più pazienti si presentano in ambulatorio terrorizzati perché devono fare le onde d’urto, ma se fanno così male perché vengono prescritte e perché dopo si sta cosi bene? La terapia con onde d’urto nasce agli inizi degli anni ‘80 in ambito urologico, per disintegrare i calcoli renali. Questo la rende la terapia fisica strumentale più anziana (e dunque più saggia) del panorama mondiale, sono più di 40 anni infatti che escono articoli e ricerche scientifiche a loro sostegno. Che cosa sono e come funzionano le onde d’urto? Le onde d’urto sono definite come onde di pressione (o oscillazioni di pressione transitoria), che si propagano in tre dimensioni e in genere inducono un chiaro aumento della pressione entro pochi nanosecondi (ns).

L’onda

Un’onda d’urto è un’onda di pressione speciale, non lineare, caratterizzata da un breve tempo di salita, e come tutte le onde di pressione può viaggiare attraverso gas, liquidi e solidi. La durata totale di un’onda d’urto è di circa 10 micro secondi.

Sia la fase positiva che quella negativa di un’onda d’urto hanno un effetto sulle interfacce tra i diversi tessuti (impedenza acustica). Durante la fase positiva, le onde d’urto ad alta pressione possono o colpire un’interfaccia, causando riflessi, oppure possono passare ed essere assorbite gradualmente. La fase negativa (trazione) dell’onda d’urto provoca la cavitazione alle interfacce tessutali. Durante la cavitazione, le bolle d’aria si formano a causa della pressione negativa. Queste bolle successivamente implodono ad alta velocità, generando una seconda ondata di onde d’urto o micro-jet di fluido.

Tipi di onde d’urto

Esistono due tipi di terapie con onde d’urto: terapia con onde d’urto focalizzata (fSWT) e terapia con onde d’urto radiali (rSWT).

Onde d’urto focali (fESWT)
Onde d’urto radiali (rESWT)

In caso di onde d’urto focalizzate, singoli impulsi acustici vengono generati mediante dei riflettori convertiti in un’onda di pressione acustica focalizzata / onda d’urto con un punto di massima pressione sul bersaglio desiderato all’interno del tessuto patologico.
In caso di onde d’urto radiali, un proiettile viene sparato all’interno di un tubo guida che colpisce un applicatore metallico posto sulla pelle. Il proiettile genera onde di stress nell’applicatore che trasmettono le onde di pressione nel tessuto.

Gli effetti sul corpo umano delle onde d’urto

EFFETTO ANTALGICO
Il sollievo dal dolore con ESWT funziona per mezzo di analgesia iper-stimolazione. La sovrastimolazione del sito trattato porterebbe ad una diminuita trasmissione di segnali al tronco cerebrale.

RIGENERAZIONE TISSUTALE
La rigenerazione tessutale mediante ESWT si inserisce nel quadro della meccanotrasduzione, in cui il carico meccanico sul citoscheletro porta a risposte cellulari e ad una maggiore sintesi proteica. I tenociti (le cellule dei tendini) rispondono alle ESWT con: crescita cellulare e aumento della sintesi del collagene, e nei tenociti umani affetti, hanno diminuito l’espressione delle metalloproteinasi della matrice (MMP) e delle interleuchine (ILs), ovvero la produzione di sostanze associate alla tendinopatia. Studi su animali dimostrano che ESWT porta ad un aumento della produzione di collagene e del turnover della matrice, aumento della vascolarizzazione nella giunzione tendine-ossea e aumento della rigenerazione tessutale nella guarigione delle ferite e nell’ischemia.

DISGREGAZIONE DELLE CALCIFICAZIONI
Questo effetto è paragonabile al modo in cui le onde d’urto vengono utilizzate in ambito urologico per distruggere i calcoli renali. Gli studi in vivo mostrano la disintegrazione delle calcificazioni nella tendinopatia della spalla dopo ESWT.

Conclusioni

Le onde d’urto sono dunque la terapia più efficace quando c’è bisogno di un importante rimodellamento tessutale, come nei casi di tendinosi e calcificazioni.

Hai bisogno di un appuntamento?

Lasciaci i tuoi contatti e verrai al più presto ricontattato dalla nostra segreteria.

Autore

Fisioterapista Gabriele Casamenti con uno modello di uno scheletro

Alberto Casamenti

Fisioterapista

Ciao, sono Alberto, fisioterapista ed osteopata e credo fermamente nei miei tre pilastri della riabilitazione: trattamenti individuali, un solido rapporto terapista-paziente ed un tocco di leggerezza. Mi sono laureato in fisioterapia in Svizzera nel 2014 e da allora mi dedico a creare un ambiente di cura personalizzato, in cui il paziente è al centro di ogni trattamento. Con una specializzazione in riabilitazione cardiologica e un’approfondita competenza nella terapia manuale, mi impegno a rendere la fisioterapia una sfida superabile insieme, con una nota di serenità e tranquillità nel percorso di guarigione.